Oggi è il 14° anniversario del default di Lehman Brothers: nuove crisi all’orizzonte?

Di Mauro Ratto, Co-Cio di Plenisfer Investments SGR

 

L’anniversario del default di Lehman ed il contesto di crisi attuale riportano alla memoria gli spettri di una possibile crisi finanziaria. 

A nostro avviso, è difficile pensare ad una crisi negli Stati Uniti che replichi il copione della crisi dei mutui subprime iniziata nel 2007 e culminata con il fallimento di una grande istituzione finanziaria. 

Oggi come allora, gli asset reali e finanziari hanno elevate valutazioni, tuttavia il contesto è completamente diverso.

l consumatori hanno ridotto significativamente la loro posizione debitoria e i sussidi post covid hanno favorito l’accumulo di risparmiDa qui anche la forza della domanda e del ciclo economico in USA.

Le banche, in particolare negli Stati Uniti, godono di buona salute, hanno bilanci decisamente robusti, livelli modesti di prestiti in rapporto ai depositi e potranno beneficiare di tassi di interesse in via di normalizzazione. 

Parzialmente questa descrizione si applica anche alle banche Europee.  Gli istituti in media presentano bilanci con moderata leva finanziaria ed abbondante liquidità.  Non  è casuale che il tasso di default sia ai minimi storici e dovrebbe rimanere relativamente contenuto anche in caso di recessione.

Negli anni l’indebitamento ha continuato a crescere ma, rispetto alla Grande crisi finanziaria, oggi il testimone del debito è in mano al settore pubblico.

Un’inflazione persistente e tassi coerenti con tale scenario, rappresentano in ogni caso un problema difficile da gestire considerando l’impatto sulla crescita e sui margini aziendali alla luce degli attuali livelli di quotazione ancora elevati.
 

L’anniversario di Lehman stimola la curiosità verso altre potenziali crisi ed il pensiero volge ai paesi emergenti. 

Le economie di diversi emergenti, specie alcuni di frontiera, sono in default (come lo Sri Lanka) o hanno evidenziato segnali di stress (come l’Egitto o il Bangladesh), mentre per quanto riguarda quelle dei principali emergenti (come il Brasile o la Cina) non vi sono evidenze che lascino presagire una crisi simile a quella che colpì l’Asia nel 1998. 

Le banche centrali degli emergenti hanno rialzato i tassi con largo anticipo rispetto alla BCE ed alla Fed. I livelli di inflazione, fatte le debite eccezioni, sono gestibili, ed in alcun casi molto contenuti come, per esempio, in Cina. 

Tipicamente a scatenare situazioni di crisi come quella del 1998, sono la presenza di forti sbilanci fiscali e la vulnerabiltà esterna (ovvero debito estero a breve, limitate riserve valutarie, ampi deficit di partite correnti). 

Più in generale, un possibile campanello d’allarme è rappresentato da significativi deficit di partite correnti e livelli elevati del rapporto tra prestiti e depositi (>1.3). I paesi in questa condizione, come per esempio la Danimarca,  vivono al di sopra dei propri mezzi finanziari ottenendo di fatto credito dai paesi esteri che hanno un surplus di partite correnti.   

La sostenibilita’ della crescita economica dipende dalla sostenibilità del credito. Quando quest’ultimo viene meno assistiamo a crisi rovinose. 

Ma oggi il quadro è sostanzialmente diverso.

 

 

Disclaimer

Questo documento è stato preparato esclusivamente a scopo informativo. Il presente documento non costituisce un’offerta o un invito alla vendita o all’acquisto di titoli o di qualsiasi attività o impresa qui descritta e non costituisce la base di alcun contratto. Le informazioni di cui sopra non devono essere utilizzate per alcuno scopo. Plenisfer Investments SGR S.p.A. non ha verificato in modo indipendente alcuna delle informazioni e non rilascia alcuna dichiarazione o garanzia, esplicita o implicita, in merito all’accuratezza o alla completezza delle informazioni contenute nel presente documento e le stesse (inclusi i rispettivi amministratori, soci, dipendenti o consulenti o qualsiasi altra persona) non avranno, nei limiti consentiti dalla legge, alcuna responsabilità per le informazioni contenute nel presente documento o per eventuali omissioni da esso derivanti o per qualsiasi affidamento che una delle parti possa fare su tali informazioni. Plenisfer Investments SGR S.p.A. non si assume alcun obbligo di fornire al destinatario del presente documento l’accesso ad ulteriori informazioni o di aggiornare o correggere le informazioni. Né il ricevimento di tali informazioni da parte di alcun soggetto, né le informazioni contenute nel presente documento costituiscono, o saranno considerate come costituenti, la prestazione di consulenza in materia di investimenti da parte di Plenisfer Investments SGR S.p.A. a tali soggetti. In nessun caso Plenisfer Investments SGR S.p.A. e i suoi azionisti e società controllate o i loro dipendenti devono essere direttamente contattati in relazione a queste informazioni.

HEADQUARTERS

Plenisfer Investments SGR S.p.A.
Via Niccolò Machiavelli 4
34132 Trieste (TS)

SEDE OPERATIVA

Via Sant'Andrea 10/A, 20121 Milano (MI)
info@plenisfer.com
+39 02 8725 2960

CONTATTACI

Scrivici a info@plenisfer.com

IN PARTNERSHIP CON

Picture

INFO PARTITA IVA

Partita IVA e Codice Fiscale: 01328320328 Appartenente al Gruppo IVA

Generali: 01333550323 Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia

INFORMAZIONI IMPORTANTI

Prima dell’adesione, leggere il KIID nonché il Prospetto. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.

Il valore dell’investimento e il rendimento che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe ricevere un importo inferiore rispetto a quello originariamente investito.

© Copyright Plenisfer Investments onwards 2020. Designed by Creative Bulls. All rights reserved.