Thematic Spotlight by Plenisfer
Il petrolio è l’asset class che ha registrato la migliore performance a gennaio 2021. E la peggiore nel 2020. Il calo estremo della domanda – a causa dei lockdown a livello globale -, l’aspettativa di una maggiore futura richiesta di energia green e l’eccesso di offerta, hanno generato nel 2020 una tempesta perfetta che ha portato il prezzo al barile del petrolio a oscillare drammaticamente tra $ 19 e $ 69.
La performance positiva di gennaio ha portato il prezzo del barile a $ 55,9 (+ 7,9% rispetto al 31 dicembre, variazione che si confronta con una performance del -1% dell’azionario globale MSCI world nello stesso periodo). Il trend positivo è proseguito a febbraio con un prezzo al barile che questa settimana ha raggiunto i $60.
Cosa aspettarsi per il futuro? Che la performance positiva continui o che si ripeta un trend simile a quello del 2020?
1) Non sottovalutiamo l’impatto a medio termine derivante dalla transizione all’energia green in corso, ma riteniamo probabile che i prezzi del petrolio, nel breve termine, dipenderanno maggiormente dalla ripresa economica. Pertanto, l’aspettativa di crescita del PIL nel 2021 dovrebbe essere un fattore a supporto dell’incremento dei prezzi del petrolio.
Dal secondo trimestre del 2020, il consumo globale di petrolio ha registrato una ripresa, sebbene non uniforme, in tutto il mondo. Se è vero che l’attività economica globale è crollata durante il lockdown, anche la ripresa è stata eccezionalmente rapida. L’attività industriale cinese è in espansione rispetto ai livelli dello scorso anno e altre aree dovrebbero presto recuperare. Allo stesso modo, inizialmente anche l’attività commerciale internazionale è diminuita drasticamente, ma ora si sta espandendo a un ritmo molto rapido. Sebbene non sottovalutiamo la rilevanza Febbraio 2021 dell’impatto della decarbonizzazione sulla domanda di petrolio a medio termine, siamo positivi sull’andamento del prezzo del petrolio nel prossimo futuro (2021-22).
I tagli OPEC+ nel 2020 e l’aumento irregolare della domanda hanno contribuito a riportare il mercato del petrolio in deficit dal 3Q20.